Uno zaino, un compagno di viaggio, un borsone con tutta l'attrezzatura per filmare sott'acqua, un biglietto per Sidney e poi vedremo per il resto. Un appuntamento dopo un mese all'aeroporto di Nandi con le nostre compagne di allora, che hanno deciso di raggiungerci alle Fiji. Incontro precario, allora senza telefonini o whats app.
Prima intoppo a Francoforte, non vogliono farmi salire col bagaglio a mano perché troppo pesante, parlo col caposcalo e lo convinco. Si parte.
Un mese bellissimo girando il sud dell'Australia, poi il salto fra quelle isole incantate, riusciamo anche (con un giorno di ritardo) a recuperare le fanciulle e inizia l'avventura vera, a piedi, su vecchie navi, passaggi in pick up, scalcinate corriere e dopo esserci lustrati gli occhi per due settimane in giro, approdiamo all'isola delle orchidee. Taveuni.
Secondo intoppo. Le immersioni al Grande Muro Bianco devono essere prenotate perché effettabili solo 3 volte al mese, quando una fortissima corrente passa fra quell'isola e quella vicina. E' l'unica situazione con la quale le alcionarie bianche si aprono e fanno diventare quel muro... bianco, come fosse ricoperto di neve.
Ci va bene, dopo due giorni sarà possibile, per 48 ore. Ci inserisciono nel dive book. Il diving è ben organizzato e ...soprattutto, dopo la presentazione, acconsentono a lasciarci andare sott'acqua da soli, senza la guida. Ci fanno uno schema dettagliato dell'immersione, per altro molto semplice: ci lasceranno in un punto del reef dove il fondo è a -20, poco distante troveremo un buco verticale di 3/4 metri di diametro, basterà entrare e percorrere un paio di curve scendendo fino a -40 e sbucheremo, come da una finestra aperta, sulla magica parete dove non vedi il fondo, un grande oblò. Uscendo, la corrente ci porterà via senza pinneggiare in una corsa lungo ilmuro bianco, come una sciata. Dopo un centinaio di metri una enorme gorgonia rosa segnalerà un buco nella parete, da li con un percorso inverso dell'andata, si guadagnerà l'uscita, dove ci ripescheranno.
Tutto perfetto, immersione da brividi, la corrente ci porta via volando come dei paracadutisti in orrizzontale, quasi non riesco a filmare. Quando vedo in lontananza la gorgonia, mi giro, risalgo con una fatica assurda la corrente, mi rifaccio quasi tutta la parete e filmo qualcosa che mi fa capire perché è tra le top ten.
Tornati a terra, decido di mollare la compagnia che procederà nel giro dell'isola, prendo una camera nell'albergo del dive e prenoto il bis per il giorno dopo. Ci ritroveremo fra due giorni al traghetto.